Anno 2014

 

Un appello per Gaza

Carissimi tutti,

Starete sicuramente seguendo la tragedia che si sta consumando, ormai da diversi giorni, nella striscia di Gaza. Inutile ricordarvi le centinaia di morti tra i civili e soprattutto tra i bambini, vittime del conflitto israelo-palestinese. Affinché tutto questo orrore non rimanga un peso nelle coscienze di tutti noi vi riportiamo di seguito l’appello promosso dai cooperanti e dalle Ong italiane che lavorano a Gaza e che la Cgil Nazionale ha accolto aderendo al messaggio del Comitato “Rete della Pace”.

Come specificato nell’appello, poiché le banche in Palestina sono inattive, si è deciso di convogliare gli aiuti in denaro attraverso l’Associazione “Terre des Hommes”, i cui riferimenti bancari sono indicati nell’appello stesso.

Siamo sicuri della vostra sensibilità e ci auguriamo che anche voi vogliate aderire all’invito.

Cari saluti

La Segreteria Cgil Esteri

 

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EMERGENZA GAZA

Il sistema sanitario di Gaza e’ al collasso.
Negli ospedali e nelle farmacie manca circa la meta’ dei farmaci inclusi nella lista dei farmaci essenziali stilata dalla Organizzazione Mondiale della Salute (http://www.who.int/medicines/publications/essentialmedicines/en/); mancano 470 tipi di materiali sterili e monouso, tra cui aghi, siringhe, cotone, disinfettanti, guanti e molto altro. Manca il carburante per alimentare ambulanze e generatori che permettono di far funzionare i macchinari salvavita e le sale operatorie durante le almeno 12 ore al giorno in cui l’unica centrale elettrica non riesce a fornire elettricità’. Mancano le sacche di sangue necessarie a soccorrere le centinaia e centinaia di feriti.
La Striscia di Gaza e’ isolata dal mondo. Le frontiere con Egitto e Israele sono chiuse, ospedali, ambulanze e centri di pronto soccorso sono costantemente sotto la minaccia dei bombardamenti. Nonostante questo, il personale sanitario continua a prestare soccorso incessantemente.
Ad oggi, i feriti sono almeno 930. Per aiutare la popolazione inerme, abbiamo bisogno del vostro aiuto. Ora. Subito. Stiamo raccogliendo donazioni per far entrare medicine, materiali sanitari, e altri beni di primissima necessità. Qualsiasi donazione e’ indispensabile per salvare la vita di vittime innocenti.
Alla iniziativa partecipano TUTTE le ONG Italiane presenti in Palestina. Tuttavia, per motivi logistici, useremo il conto di Terre des Hommes Italia come canale per la raccolta.

Dettagli:

Via Banca:
Monte dei Paschi di Siena Ag.57 Milano
IBAN: IT53Z0103001650000001030344
Via Posta:
c/c postale 321208
Causale: Medicine Gaza

 

 

3 RUOTE PER IL FUTURO
(Campagna di Solidarietà a sostegno di un progetto di microimprenditoria nelle Filippine)

Ancora una volta - grazie al vostro contributo - siamo riusciti a raggiungere l'obiettivo che ci eravamo prefissati con la campagna di solidarietà "3 ruote per il futuro", vale dire l'acquisto di un Pedicab.

La scorsa settimana, nel corso di un incontro con due operatrici dell'associazione Isla ng Bata, ci è stato consegnato, oltre alle foto del mezzo acquistato e già “attivo” che troverete in allegato, l'attestato di ringraziamento che riproduciamo qui sotto.

Ancora grazie di cuore!!!


 

 

Qui Kabul

Mittente: Luca – Coordinatore Medico di Emergency in Afghanistan

«Abbiamo fatto il possibile, ma con immenso dispiacere vi devo purtroppo comunicare che Mohammad Dhullah, il bambino di 7 mesi ricoverato tre settimane fa a Kabul, non ce l’ha fatta».

Diamo il massimo per cercare di curare ogni paziente, tutti i giorni, tutto il giorno. Purtroppo, però, non riusciamo a salvarli tutti: ci sono pazienti che arrivano da noi in condizioni troppo critiche, ferite che hanno un altissimo rischio di complicazioni.

Il proiettile che aveva colpito Mohammad Dhullah mentre era in braccio alla madre aveva leso la colonna lombare, provocando una fuoriuscita di liquido spinale. Nonostante le cure dei giorni passati, Mohammad Dhullah non ha resistito all’infezione.

Mohammad Dhullah, 7 mesi, è una vittima della guerra in Afghanistan.

Sabato, il 5 aprile, i cittadini afgani voteranno il nuovo Presidente del Paese. Nell'anno del ritiro delle truppe della coalizione internazionale queste elezioni sono un momento cruciale. L'augurio è che segnino l'inizio di una nuova fase per la storia del Paese, ma i fatti sono poco incoraggianti: i pazienti ricoverati negli ospedali di Emergency per ferite di guerra sono in continuo aumento. Nei primi due mesi del 2014 il loro numero è cresciuto del 36% rispetto allo stesso periodo del 2013, del 90% rispetto al 2012. Come sempre, una vittima su tre è un bambino.

Aiutaci a curare le vittime della guerra in Afghanistan: sostieni nostro lavoro con una donazione online

 

 

Succede ogni giorno, in Afghanistan

Immagina di ferirti al braccio: un taglio profondo o una frattura all'osso.
Immagina di non poter uscire per chiedere aiuto o cure per ore. Per una notte intera, per esempio.
Immagina che l'ospedale più vicino sia distante ore e che la strada per raggiungerlo sia sconnessa e insicura.
Immagina di non avere nemmeno un mezzo di trasporto per raggiungerlo.
È un incubo, vero?

Ecco, questa è la realtà quotidiana in molti villaggi dell’Afghanistan. L'uomo nella foto è N., 30 anni, ferito a braccio, mano e ginocchio durante un bombardamento. Nonostante avesse bisogno di cure, ha dovuto aspettare una notte intera prima di muoversi: tanto è andata avanti l'operazione militare. Solo al mattino ha potuto raggiungere il Posto di primo soccorso (FAP) di Emergency a Urmuz, dove l'abbiamo stabilizzato e poi trasportato in ambulanza al nostro ospedale di Lashkar-gah per essere operato.

È proprio per aiutare le persone come N., abitanti di villaggi isolati e lontani da qualsiasi struttura sanitaria, che in Afghanistan abbiamo creato - e stiamo ampliando - una rete di FAP dislocati su tutto il territorio, dotati di ambulanze e collegati ai nostri ospedali. Per dare tempestivamente le prime cure, per offrire un trasporto sicuro verso i nostri ospedali, per garantire a tutti il diritto a ricevere assistenza quando ne hanno bisogno.


Aiutaci a curare le vittime della guerra in Afghanistan: sostieni nostro lavoro con una donazione online

 

 

Insieme per i miei bimbi in Madagascar

Anche questo anno in occasione della maratonina di Roma del 23 Marzo, mi metto in …. corsa per questo nostro progetto Mais che ho avuto modo di visitare più volte: la casa di accoglienza in Madagascar.
Sono stata ospite della casa, ho condiviso con loro, anche se solo per qualche giorno, le difficoltà ma anche i momenti di gioia e di piacere per essere li tutti insieme. Una casa serena, un luogo sicuro per i nostri ragazzi che arrivano dalle campagne con il sogno di studiare e sperare in un futuro diverso.
Ora gli amici della casa ci chiedono di dare loro una mano per migliorarne le condizioni di vita. Come restare sordi di fronte a questo invito?
Per maggior informazioni clicca su questo link:
http://www.retedeldono.it/iniziative/mais-onlus/loredana.rabellino/insieme-per-i-miei-bimbi-in-madagscar

Donare è facile, basta un click, puoi utilizzare payal, carta di credito o se diffidi dei pagamenti online puoi effettuare un bonifico direttamente a Mais onlus.
Non servono grandi cifre, anche con soli 10€ puoi dare una mano ai miei bimbi. Quello che conta è il numero di amici che mi aiuteranno.

Diffondi questo messaggio a tutti i tuoi contatti UNITI CE LA FAREMO!!!!!

Grazie a tutti
Loredana Rabellino
Coordinatrice Progetti Mais Onlus

 

 

3 RUOTE PER IL FUTURO
(Campagna di Solidarietà a sostegno di un progetto di microimprenditoria nelle Filippine)

Parte la nostra Campagna di Solidarietà per il 2014 destinata a sostenere Isla ng Bata, L’Isola dei Bambini Onlus (http://www.islangbata.it). L’associazione opera in Italia, attraverso attività di fundraising, sostenendo progetti nelle Filippine e in India che mirano a promuovere i diritti dei bambini poveri.
Il progetto che vi presentiamo è legato alla casa famiglia nelle Filippine che ospita oggi 21 bambine e che forma ed inserisce al lavoro alcune donne e uomini del villaggio. L’associazione ha avviato, negli anni, alcuni progetti di microimprenditoria locale, fra essi quello per cui vi chiediamo aiuto: l’acquisto di un “Pedicab”, cioè di un sidecar grande adibito a taxi, utilizzato come trasporto nelle Filippine.
Isla Ng Bata Onlus persegue il duplice obiettivo di offrire lavoro ad un autista locale, padre di famiglia in cerca di occupazione, e promuovere inoltre l’autosostentamento della casa famiglia. I Pedicab sono infatti dati in comodato d'uso, ad un prezzo solidale.
Il costo del Pedicab è di circa 2800 euro e l’obiettivo che vorremmo raggiungere è quello di acquistarne uno entro il prossimo anno.

Come in passato confidiamo nel vostro aiuto per finalizzare l’ennesimo nostro piccolo grande progetto…

I contributi possono essere versati con le seguenti modalità:
direttamente alla Segreteria della CGIL Esteri - a mezzo assegno intestato alla CGIL Esteri;
 a mezzo bonifico bancario a favore di CGIL Esteri, IBAN IT72Z0100503379000000012817,
specificando la causale “3 ruote per il futuro”.

Per ulteriori informazioni potete rivolgervi alla nostra Segreteria (Int. 06 36913327)
 

 

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