Una tragedia annunciata?

 

 

CGIL     CISL     UIL

LETTERA APERTA AL MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI SUL CIRCOLO:

“UNA TRAGEDIA ANNUNCIATA?”

La settimana scorsa queste OO.SS. Le avevano indirizzato una lettera nella quale Le manifestavano le preoccupazioni per la gestione del Circolo degli Esteri sia sotto il profilo delle difficoltà riscontrate per l’utilizzo degli spazi e delle strutture da parte dei soci e in particolare da parte degli iscritti non appartenenti alla carriera diplomatica, sia sotto il profilo di irregolarità e vessazioni che si sarebbero verificate nei confronti del personale che vi lavora.
L’ultimo gravissimo episodio verificatosi giovedì scorso e nel quale ha perso la vita un lavoratore senza contratto che stava effettuando una riparazione all’impianto elettrico della piscina, dimostra l’urgenza di intervenire prontamente per ristabilire il rispetto delle normative e il corretto funzionamento del circolo.
In attesa che la Magistratura accerti le responsabilità, non è possibile comunque tollerare che in una struttura dove tutto è stato minuziosamente normato (dall’ingresso al Circolo, dal senso orario per le nuotate, ai divieti di accesso al bar se non indossando un pareo di “adeguata” lunghezza, ai percorsi obbligati per accedere in costume alla piscina, alla sorveglianza tramite videocamere, ecc) non ci si accorga che al suo interno vi sono lavoratori “fantasma” che effettuano lavori per i quali non hanno alcuna competenza.
Riteniamo quindi necessaria ed urgente una Sua presa di posizione affinché non si possano più ripetere simili drammi, affinché il circolo torni ad assicurare, oltre al ruolo di rappresentanza, anche il ruolo, non meno importante, di struttura ricreativa e di aggregazione di tutti i soci, affinché i dipendenti di questo Ministero si sentano nuovamente a “casa propria” in questa struttura ed affinché, tenuto conto dei nuovi spazi acquisiti, si possa iniziare a discutere da subito la riorganizzazione al Circolo per il prossimo anno del servizio di “baby garden”.

Roma, 28/6/2005

CGIL     CISL     UIL

 

TORNA ALLA PAGINA INIZIALE