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PROTOCOLLO D'INTESA SUL REINTEGRO DEGLI ORGANICI

Dopo una verifica del processo di riqualificazione e degli ingressi dall'esterno (comandati, mobilità, concorsi esterni) è stato siglato con l'amministrazione un protocollo d'intesa per la copertura dei posti resisi vacanti e per il completamento del programma previsto dalla Legge 266 in base al quale sono state fatte le precedenti riqualificazioni e le immissioni dall'esterno nell'ambito della quota prevista.

Attraverso una compatta azione unitaria dei Sindacati confederali si è potuto riequilibrare, a favore del personale interno, il numero dei posti originariamente destinatati all'assunzione dall'esterno.

Il protocollo prevede: 1) proroga della validità delle graduatorie di idoneità fino al 31/12/2004 (salvo diverso accordo tra le parti), 2) immediata pubblicizzazione di un bando per l'attribuzione di 7 posti C3 nei profili: economico-finanziario, consolare-sociale, archivista di stato, 3) emanazione di un nuovo bando per il passaggio dall'area B alla posizione C1, 4) assunzione di tutti coloro che risulteranno idonei al termine del corso-concorso da B a C1.

E' stato inoltre previsto l'inserimento di 20 idonei nella posizione C2, 72 idonei nella posizione B2 e 13 idonei nella posizione B1 tenendo conto, ove possibile, del rapporto proporzionale tra la disponibilità di posti nei diversi profili professionali e la graduatoria degli idonei.

Si darà poi applicazione alla legge n. 442 del 21/12/2001 che prevede l'immissione nei ruoli, attraverso specifici concorsi, di 235 impiegati a contratto in servizio all'estero nel corso del 2002 e 2003.

Per coprire la quota per gli ingressi dall'esterno, è stata prevista l'assunzione di personale comandato con le modalità stabilite dal CCNL 98-2001 (code contrattuali) e l'attivazione della mobilità da altre amministrazioni, con accertamento dei requisiti professionali richiesti dal profilo di inquadramento.

Queste OO.SS. hanno chiesto all'Amministrazione che la copertura finanziaria del completamento degli organici non sia tutta a carico del Fondo Unico (F.U.A.) ma che vengano reperite nelle pieghe del bilancio le risorse necessarie.

 

Roma, 24 gennaio 2002.

 

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