FUA 2004 e 2005: SOLO PROMESSE PER TUTTI?

 

 

            Mentre quasi tutti i CDR hanno terminato le trattative decentrate per il FUA 2004 e gran parte dei dati sono già stati immessi nel sistema dei pagamenti, non è ancora giunta l’autorizzazione da parte del Ministero delle Finanze, richiesta fin dal 17 giugno scorso, per la materiale erogazione delle spettanze.

 

            Pertanto, mentre da un lato il protrarsi oltre ogni limite ragionevole del negoziato presso la Segreteria Generale ha originato un rallentamento di tutto l’iter di almeno 2 mesi e dall’altro il “nuovo miracolo italiano” ha comportato una decurtazione di circa il 30% dello stanziamento 2004 rispetto al 2003, nessuno a livello di Amministrazione Centrale sembra aver considerato la necessità di un intervento adeguato presso il Ministero delle Finanze affinché venga “ricordato” al Ministro Siniscalco che moltissime famiglie contano sul pagamento del FUA  per far quadrare i conti della loro quotidiana esistenza da “miracolati”.

 

            Non possiamo non ricordare come in più occasioni l’Amministrazione aveva assicurato che l’esercizio FUA 2004 sarebbe andato in pagamento tra luglio ed agosto di quest’anno. Considerato che gli ombrelloni cominciano ad aprirsi sempre più numerosi sulle spiagge, mentre l’autorizzazione al pagamento sembra essere incagliata in una secca o risucchiata da un vortice, la CGIL si dichiara estremamente preoccupata per quanto sta accadendo, anche alla luce del quadro economico nazionale sempre più degradato. Non vorremmo, infatti, che fra una procedura d’infrazione a livello UE per deficit eccessivo, una recessione in atto, due finanziare da 10 miliardi di euro già decise a Bruxelles, qualcuno tra Palazzo Chigi e Via XX Settembre prendesse in considerazione l’ipotesi di chiedere ai lavoratori del MAE un “contributo” finalizzato al consolidamento del “miracolo” in atto.

            Ed una volta firmato da parte del Min. Siniscalco, non vorremmo che le autorizzazioni amministrative della DGAAB e UCB facessero arenare nel “porto delle nebbie” della pausa estiva tutti i decreti di pagamento.

 

            Sarebbe infine il caso che tali auspicabili interventi non si limitassero solo allo sblocco del FUA 2004 ma fossero anche volti ad evitare che il FUA 2005 divenisse oggetto di spiacevoli attenzioni da parte dell’Amministrazione Finanziaria, considerato che per il medesimo si prevede, almeno sulla carta, un’integrazione “una tantum” di 3 milioni di Euro (per un totale di circa 11 milioni di euro per il FUA 2005).

 

            SU TUTTO CIÒ CHIEDIAMO UN DECISIVO INTERVENTO DEL MIN. FINI ED UN FORTE IMPEGNO DELL’AMMINISTRAZIONE PER ASSICURARE, ALMENO ENTRO IL MESE DI AGOSTO, IL PAGAMENTO DEL FUA CHE MOLTI COLLEGHI ASPETTANO PROPRIO PER ANDARE IN VACANZA.

 

Roma, 15 luglio 2005