CGIL      CISL      UIL

“Proposte per il futuro”

 Ritirato il provvedimento per l’ampliamento del contingente dei contrattisti, restano aperti, tuttavia, tutti i più urgenti problemi che affliggono la Farnesina e che più volte abbiamo denunciato. Per questo abbiamo presentato all’Amministrazione un protocollo di intenti che pone le basi per il riavvio di un progetto comune e complessivo per il potenziamento del M.A.E. la cui sottoscrizione consideriamo pregiudiziale alla riapertura dei tavoli negoziali.

 Sintetizziamo di seguito i contenuti principali del protocollo: 

Ø    ricercare con l'apporto di tutti ogni possibile soluzione atta a stimolare l'impegno e la capacità professionale di tutte le categorie presenti alla Farnesina al fine di migliorare l'efficacia e l'efficienza dell'azione amministrativa;

Ø    presentare un provvedimento normativo di incremento degli organici delle aree funzionali;

Ø    affrontare con il ricorso al lavoro interinale le specifiche e temporanee esigenze funzionali di determinate sedi;

Ø    ponderare le risorse economiche disponibili per garantire in eguale misura a tutte le componenti professionali i processi di reclutamento, mobilità, attribuzione di indennità accessorie e aggiornamento professionale;

Ø    definire opportuni criteri di valutazione e selezione per l’immissione, ove necessario, di personale esterno attraverso procedure di mobilità;

Ø    ricorrere a rapporti di consulenza esclusivamente per funzioni necessarie ma non reperibili tra le figure professionali della Farnesina;

Ø    ricorrere al servizio di esperti solo nei casi in cui non sia possibile sopperire con funzionari diplomatici, dirigenti e funzionari dell’area C (modifica art. 168 DPR 18/67);

Ø    analizzare i modi più opportuni per ridistribuire, all'interno del contingente, i posti di personale a contratto, avendo come obiettivo il conseguimento dei migliori risultati per le esigenze della rete.

 Come Sindacati confederali ci siamo opposti all'ampliamento del contingente dei contrattisti perché esso non rispondeva a nessun criterio di funzionalità, economicità e flessibilità.  Abbiamo, invece, assistito ad un crescente attivismo del sindacato maggioritario dei diplomatici teso, da un lato ad attribuire all’accantonamento del provvedimento contrattisti  - e alle OOSS che ad esso si sono opposte - la mancata soluzione di tutti i problemi e le insufficienze della Farnesina e della sua rete diplomatico-consolare e, dall'altro, a richiedere con forza una reiterazione del provvedimento stesso adducendo false giustificazioni di efficienza e risparmio.

 Riteniamo questa posizione un arretramento rispetto alla giusta battaglia per l'aumento del Bilancio del Ministero.

Secondo noi è  necessario ricreare quello spirito di squadra essenziale per far  fronte alla sfida che i crescenti compiti istituzionali pongono alla Farnesina e ai suoi lavoratori. L’aggravarsi di uno scontro tra carriere è perdente per tutti;  ci impedisce (e ci ha impedito) di presentarci all’esterno come un’entità coesa, portatrice di una tradizione di qualità ed efficienza, non arroccata su privilegi di casta bensì pronta ad accogliere apporti esterni, a patto che siano in grado di garantire e comprovare gli stessi standard di professionalità e dedizione degli attuali lavoratori e funzionari del Ministero degli Affari Esteri.

 Roma, 6 maggio 2004