Lavoro agile al Maeci

Alla fine della terza ondata pandemica e nonostante il fatto che il LAVORO AGILE sia stato oggetto di normazione a livello contrattuale, di circolari del Ministro Brunetta e del MAECI, l’applicazione di questo strumento - a differenza di quanto accade in altri Ministeri - incontra ostacoli e notevoli disomogeneità soprattutto a causa di una organizzazione del lavoro antiquata.

Dopo due anni dall’inizio dell’emergenza pandemica, la situazione riguardante la fornitura di strumenti idonei - acquisto dei laptop e licenze per operare sulla posta esteri attraverso Owa - è tutt’ora molto critica, inadeguata e insufficiente. Gli stanziamenti di bilancio sono stati esigui (sappiamo che in altre Amministrazioni i finanziamenti richiesti ed ottenuti sono stati sostanziosi) e di conseguenza l’esiguo numero dei laptop e delle licenze non consente di fatto l’accesso e la praticabilità del LAVORO AGILE, strumento di cui è previsto l’utilizzo anche in tempi “normali”.

In data 16 febbraio u.s. abbiamo inviato una Lettera al Segretario Generale, rappresentando in dettaglio le difficoltà fin qui riscontrate e chiedendo al più presto un incontro.

Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.

Roma, 23 febbraio 2022

 

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