Formazione per il personale a contratto: un miraggio?

(Chi non si forma, si ferma!)

Ricordate? Ci siamo lasciati con il nostro precedente volantino in cui facevamo il punto sullo stato della “formazione” al MAECI. Una formazione che, per stare al passo con le sfide dettate dalla necessaria transizione digitale e dall'attuale congiuntura socio-economica, deve essere continua, qualificata, certificata e soprattutto inclusiva. Inclusiva perché deve coinvolgere tutti i dipendenti della nostra amministrazione.

E quando diciamo tutti intendiamo anche i nostri colleghi a contratto.

Quello del personale a contratto è un contingente importante e fondamentale per la Farnesina (conta circa il 52% del totale dei dipendenti, al netto della carriera diplomatica) ed il loro servizio contribuisce ad assicurare l’offerta di servizi di qualità ai sempre più numerosi italiani all’estero e alle nostre imprese. Il loro apporto è prezioso al pari di quello dei nostri colleghi di ruolo, apprezzato e riconosciuto al punto che nella legge di bilancio 2023 anche l'organico dei contrattisti sarà incrementato con nuove assunzioni.

È possibile che la nostra Amministrazione non abbia previsto per loro dei percorsi formativi o di aggiornamento in maniera continuativa? Si può continuare ad andare avanti basando la formazione sulla buona volontà e sull’autoformazione dei nostri colleghi? Buone pratiche, esperienze e soluzioni in un’ottica di confronto tra colleghi sono sicuramente importanti, ma è necessario un cambio di marcia per dedicare maggiore attenzione alla formazione, anche quella del personale a contratto, ormai indispensabile per una moderna ed efficiente PA quale vuole e deve essere la Farnesina.

L'impegno evocato dal Ministro Tajani, nel suo discorso di insediamento volto ad assicurare risorse umane e finanziarie sufficienti per una Farnesina più efficiente, riuscirà a far fronte alle reali esigenze formative in una prospettiva circolare di qualità e ricchezza di contenuti che non lasci nessun dipendente indietro?

Visto che l’impegno pare che ci sia, così come le risorse finanziarie, grazie ai fondi disponibili tramite il PNRR, ci aspettiamo che la nostra Amministrazione sappia agire e pianificare nuovi e più articolati programmi di formazione, sia a Roma che all’estero.

In attesa di vedere i richiesti cambiamenti, che auspichiamo avvengano subito e già con le imminenti assunzioni dei nuovi colleghi a marzo, vogliamo dare un’idea che non comporterebbe nessuna spesa aggiuntiva per l’amministrazione, ma darebbe immediati vantaggi operativi alle nostre Sedi all’estero, con l’estensione dei corsi pre-posting, in modalità on line, anche al personale a contratto.

Questo potrebbe rappresentare un importante primo passo verso un percorso di formazione di qualità e finalmente per tutti, come è giusto che sia!

Roma, 2 febbraio 2023

 

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