PUBBLICO IMPIEGO E SCUOLA: RAGGIUNTO L'ACCORDO - REVOCATO LO SCIOPERO GENERALE

Nella giornata odierna, si è conclusa positivamente la vertenza per il rinnovo dei contratti del Pubblico Impiego.

L’accordo contiene il riconoscimento da parte del Governo della necessità che la prossima stagione contrattuale confermi integralmente i contenuti del protocollo Governo Sindacati del 23/7/93, in particolare riguardo all’impianto contrattuale ed al sistema delle relazioni sindacali in esso contenuto.

Il Governo si è impegnato a riaffermare il primato della contrattazione sulle incursioni legislative, attraverso una apposita direttiva del Presidente del Consiglio a tutti i Ministri.

Per ciò che riguarda le prospettive immediate il Governo interverrà in varie forme sul  DDL di riforma della dirigenza statale, sull’istituzione dell’area della vice-dirigenza, sul rapporto di lavoro del personale dei Beni Culturali esternalizzati e su quello dei dipendenti degli IRCCS.

Per quanto attiene al trattamento del personale infermieristico (decreto Sirchia) il Governo ha affermato la volontà di definirne il trattamento tramite il CCNL.

In relazione alle esternalizzazioni e privatizzazioni prospettate nella legge Finanziaria, è stata convenuta l’attivazione di 2 tavoli.

Il primo, di confronto finalizzato a definire parametri di efficacia e di qualità delle prestazioni pubbliche che, in ogni caso vanno garantite, e le tipologie dei servizi da escludere da questo processo. Il secondo di contrattazione sulle ricadute sul personale e sull’organizzazione del lavoro.

Sulla previdenza, ferme restando le nostre posizioni più generali sulla delega, il protocollo prevede l’estensione al lavoro pubblico contestuale al settore privato dello smobilizzo del rateo annuale del TFR e del superamento del divieto di cumulo.

Infine, relativamente al blocco della contrattazione di secondo livello (art. 17 legge finanziaria 2002) il Governo promuoverà una soluzione modificativa nel DDL collegato alla finanziaria, che salvaguardi il principio dell’autonomia del contratto.

Le risorse finanziarie per il rinnovo dei contratti sono state incrementate del 1.02, portando gli incrementi retributivi medi al 5.56, corrispondente ad un aumento medio di 195.000 lire per i dipendenti delle amministrazioni statali che vanno riproporzionate per i singoli comparti.

Si tratta di un inequivocabile successo, sia per l’oggettiva smentita da parte del Governo del libro bianco, riguardo alla salvaguardia dell’attuale impianto contrattuale, che per l’evidente retromarcia sulla decontrattualizzazione messa in atto da settembre ad oggi.

Le risorse ottenute rispondono pressoché integralmente all’obiettivo che c’eravamo prefissati.

Riprenderemo ora l’iniziativa della categoria sui temi più generali, a partire dalla difesa dell’art. 18, forti del fatto che la lotta paga.

5.2.2002